L’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) chiede ai Paesi vicini alla Nigeria di tenere i propri confini aperti a quanti fuggono a causa dell’insorgenza islamica, dopo che 15 persone sono state uccise quando il Camerun le ha rimpatriate forzatamente. La portavoce Kathryn Mahoney ha dichiarato che le vittime facevano parte di 111 nigeriani arrestati perché senza documenti. La polizia del Camerun li aveva poi trasportati al confine il 5 ottobre, dove altri sette erano anche stati feriti da colpi di arma da fuoco. I restanti sono in cella in Camerun, dove Mahoney ha detto che l’Alto commissariato sta tentando di capire se abbiano bisogno di protezione. Ha anche chiesto che sia messa fine ai rimpatri forzati. Associated Press ha documentato 20mila nigeriani in Camerun a luglio, quando gli ufficiali di Abuja hanno visitato quel Paese, ma anche Niger e Ciad per chiedere ai loro concittadini di rientrare. I rifugiati spiegano di temere le azioni dei soldati irregolari e dell’insorgenza islamica. – LaPresse/AP
