Residenti e militari in fuga da Mubi, seconda città dello Stato di Adamawa, dopo l’attacco messo a segno ieri da Boko Haram e pesanti scontri con l’esercito nigeriano. Lo ha riferito stamattina il quotidiano locale Vanguard, aggiungendo che gli insorti hanno attaccato altri villaggi circostanti, tra cui Uba, “uccidendo un numero imprecisato di civili che non sono stati in grado di scappare”. La stessa fonte di stampa ha evidenziato che gli assalti di ieri rappresentano una “violazione aperta del cessate il fuoco” raggiunto pochi giorni fa in Ciad tra Boko Haram e il governo federale. Le violenze, andate avanti per diverse ore, si sarebbero concluse con la conquista da parte degli insorti di diverse località: oltre a Mubi anche Uba, nel confinante Stato di Borno.
L’emiro di Mubi, Abubakar Isah Ahmadu, ha indirizzato un Sos (‘Save Our Soul’) al governo federale, temendo un imminente attacco di Boko Haram, al quale Bala James Ngillari ha risposto chiedendo ai residenti di “mantenere la calma” e assicurando che “gli agenti di sicurezza controllano la situazione”. Ma, prosegue il quotidiano Vanguard, “le autorità militari non hanno risposto all’invasione di Mubi da parte dei terroristi” e “messaggi inviati al portavoce del ministero della Difesa, il generale Chris Olukolade, sono rimasti finora senza risposta”.
Nelle ultime settimane Mubi è stata più volte colpita da attacchi e attentati. Il mese scorso centinaia di persone dei villaggi circostanti avevano trovato rifugio proprio a Mubi, in particolare dopo la conquista da parte di Boko Haram della cittadina vicina di Michika. – Misna