Il Presidente del Botswana Khama ha vietato ogni tipo di caccia nel paese: il divieto si estende anche ai Boscimani che cacciano per nutrire le loro famiglie, mentre è stata fatta un’eccezione per i collezionisti di trofei che pagano fino a 8.000 dollari per cacciare giraffe e zebre.
I turisti benestanti, infatti, vengono incoraggiati a visitare il Botswana per cacciare grossa selvaggina nei ranch privati, che sono stati esentati dal divieto. Invece i Boscimani della Central Kalahari Game Reserve del Botswana, che cacciano da millenni con lance, archi e frecce, vengono arrestati, picchiati e imprigionati perché cacciano per sostentarsi.
Il divieto viola apertamente una storica sentenza del 2006 della Corte Suprema del Bostwana, che ha riconosciuto ai Boscimani il diritto a cacciare nella propria terra ancestrale all’interno della riserva. In febbraio il Presidente Khama è stato tra gli ospiti d’onore alla conferenza internazionale di Londra contro il bracconaggio, a fianco del Principe Carlo e William. In quella occasione il Principe William ha lanciato la United for Wildlife, una campagna che unisce sette grandi organizzazioni ambientaliste, tra cui anche l’americana Conservation International (CI). Il Presidente Khama è membro del direttivo di CI.
I Boscimani mettono in scena le loro battute di caccia per i turisti, ma nella realtà gli è proibito cacciare.* Philippe Clotuche/Survival