Almeno 1500 persone, oltre la metà civili, sono morte nei primi tre mesi dell’anno per gli attacchi di Boko Haram e “le incontrollate rappresaglie da parte delle forze di sicurezza nigeriane”: a denunciarlo è Amnesty International.
“L’escalation di violenza nel nord-est della Nigeria nel 2014 si è evoluta verso una situazione di conflitto armato non internazionale in cui tutte le parti stanno violando il diritto internazionale umanitario” ha dichiarato oggi il direttore delle indagini per l’Africa dell’ong, Netsanet Belay chiedendo alla comunità internazionale di adoperarsi per garantire un’inchiesta “rapida e indipendente su atti che potrebbero costituire crimini di guerra e contro l’umanità”.
La popolazione civile, ha insistito Belay, “sta pagando un alto prezzo a fronte dell’aumento delle violenze e delle rappresaglie”. – Misna