31/03/14 – Sud Sudan – Jonglei: assaltato un villaggio, cresce l’insicurezza

di AFRICA

 

È di almeno 36 civili uccisi e altri 31 feriti il bilancio di un assalto avvenuto nella contea di Duk, stato nord-orientale di Jonglei, nelle ultime ore. Lo riferiscono fonti locali secondo cui l’episodio si inserisce in un clima di tensione e insicurezza dominanti nel paese dal dicembre scorso.

Le autorità della zona – riferisce la rivista Africa Review – riferiscono che tutte le vittime dell’aggressione, condotta da un gruppo di uomini armati erano residenti del villaggio attaccato. Il portavoce militare Philip Aguer ha puntato il dito contro i ribelli vicini all’ex presidente Riek Machar che, ha detto, “sono soliti attaccare villaggi e razziare bestiame”.

Un’accusa smentita dai ribelli ma che testimonia la profonda distanza e sfiducia tra le due parti in lotta.

Nonostante gli appelli reiterati da parte della comunità internazionale, i colloqui di pace tra il governo di Juba e il presidente Salva Kiir Mayardit e l’insurrezione condotta dal suo vice Machar, accusato di tradimento e di aver ordito una fallito colpo di stato, sono in stallo.

“Siamo profondamente preoccupati per le violazioni commesse ai danni dei civili da parte di tutti i protagonisti del conflitto – sottolineano in una lettera aperta diffusa oggi gli ambasciatori dei paesi europei e degli Stati Uniti presenti in Sud Sudan – a cui chiediamo di riprendere gli incontri e agevolare la mediazione dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad)”.

Alla crisi politico-militare in corso nel più giovane stato africano, resosi indipendente nel 2011, si affianca sempre più minacciosa l’ombra di una grave crisi umanitaria: secondo l’Ocha, l’Ufficio Onu per l’assistenza umanitaria, dal 15 dicembre ad oggi, gli sfollati interni sono hanno raggiunto quota 803.200, mentre sono già 254.000 le persone che hanno cercato rifugio oltreconfine soprattutto in Etiopia, Kenya e Uganda. – Misna

 

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