Il ministro delle Finanze sudanese, Magdi Hassan Yassin, ha lanciato un appello ai paesi dell’Unione Europea ad impegnarsi a dare una soluzione alla questione dell’alto debito estero di Khartoum e per fare pressione sugli Stati Uniti al fine di rimuovere le sanzioni economiche imposte a Khartoum.sudansoldi
L’appello è giunto al termine di un incontro nella capitale sudanese tra il ministro delle Finanze e una delegazione dell’UE, sostenendo che il Sudan ha tutti i requisiti per accedere alle misure destinate a ridurre il debito estero.
Secondo le più recenti stime, tra il 2008 e il 2011 il debito estero sudanese è cresciuto del 27% passando da 23,7 ad oltre 30 miliardi di euro, soprattutto a causa delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti che impedirebbero alle imprese private di investire nel paese.
In base ad un recente rapporto del Fondo monetario internazionale (FMI), nel 2013 il debito estero sudanese dovrebbe raggiungere un valore pari a 32,5 miliardi di euro, equivalenti all’85% del prodotto interno lordo.
Lo scorso anno il vice-direttore del FMI nel paese, Edward Gemayel, aveva dichiarato che benché il Sudan avesse tutti i requisiti tecnici ed economici per accedere ai benefici di riduzione ed assistenza al debito concessi ai paesi poveri altamente indebitati (HIPC) è “praticamente impossibile” che ciò avvenga poiché tutti i 55 membri del Club di Parigi (i paesi creditori che detengono circa il 67% del debito sudanese) devono dare la loro approvazione. * Michele Vollaro – Atlasweb