È durato poche ore il rientro di Erias Lukwago, esponente di opposizione e sindaco di Kampala destituito dal suo incarico lo scorso novembre, nell’ufficio di primo cittadino della capitale. Il procuratore generale ha infatti presentato ricorso alla corte d’Appello contro la sentenza emessa venerdì, che lo scagionava dalle accuse di “incompetenza”.
Lukwago, eletto come indipendente nel 2011, era stato costretto a dimettersi a novembre scorso, dopo che il consiglio comunale – dominato da esponenti dell’Nrm, partito di maggioranza del presidente Yoweri Museveni – gli aveva mosso le accuse e lo aveva sfiduciato.
Gli avvocati della difesa del sindaco hanno annunciato che si rivolgeranno alla corte suprema.
Questa mattina, Lukwago, si era presentato in municipio con un folto gruppo di accompagnatori e sostenitori, protetto da una massiccia presenza di forze di sicurezza. Dopo una breve cerimonia religiosa che ne ha sancito il reinsediamento, è arrivato l’ordine del tribunale. Secondo il quotidiano New Vision, non è ancora chiaro se – per la seconda volta – il sindaco sarà effettivamente costretto a sospendere il suo mandato.
All’indomani della sua deposizione, il 25 novembre, Kampala era stata attraversata da movimenti di protesta da parte dei suoi sostenitori, sfociati anche in tafferugli con la polizia. Il braccio di ferro con il sindaco di opposizione, tra i più accesi critici del governo centrale, si verifica mentre il presidente Museveni sta percorrendo un cammino che lo porterà – con molte probabilità – a candidarsi ad un nuovo mandato, in occasione delle elezioni del 2016, a trent’anni dalla sua ascesa al potere. – Misna