Le elezioni presidenziali e legislative si dovranno tenere entro il 31 luglio: lo ha stabilito oggi la Corte costituzionale dello Zimbabwe, accogliendo un ricorso nel quale si denunciava il rischio di un vuoto di potere e di democrazia dopo lo scioglimento del parlamento previsto il 29 giugno.
Da tempo la scelta della data del voto ha contrapposto tra loro lo Zanu-Pf del presidente Robert Mugabe e gli altri partiti del governo di unità nazionale, entrato in carica dopo la crisi politica e le violenze che segnarono le elezioni del 2008.
Primo e unico presidente dello Zimbabwe, candidato a un nuovo mandato nonostante i suoi 89 anni, Mugabe aveva affermato più volte di volere un ritorno alle urne il prima possibile. Il Movimento per il cambiamento democratico (Mdc-T) del primo ministro Morgan Tsvangirai aveva invece chiesto che prima del voto fossero portate a termine una serie di riforme, sia nel settore della sicurezza che in materia di legge elettorale e pluralismo dell’informazione.
Il voto si terrà sulla base di una nuova Costituzione, approvata quest’anno con referendum dopo un difficile negoziato tra i partiti sostenuto dalla Comunità per lo sviluppo dell’Africa australe (Sadc). – Misna