31/07/13 – R.D. Congo – Per la prima volta l’Onu lancia un ultimatum: “deponete le armi o attacchiamo”

di AFRICA

L’Onu lancia un ultimatum ai ribelli in Congo. “Deponete le armi entro giovedì alle 16 o sarete considerati una minaccia e combattuti dai caschi blu”.

L’avvertimento è diretto soprattutto ai capi del movimento M23. L’obiettivo è quello di creare una zona-cuscinetto a Goma e nella periferia settentrionale per proteggere i civili. M23 è un gruppo di militari congolesi ammutinati, finanziato da Uganda e Ruanda, ma è solo uno delle decine di gruppi armati che infestano la regione. Aldilà delle rivendicazioni politiche infatti, la regione di Goma al confine col Ruanda è ricchissima di materie prime come il Coltan. È un materiale che serve a ottimizzare il consumo della corrente elettrica nei chip di nuovissima generazione usato ad esempio nei telefonini.

I continui scontri fomentati dai gruppi armati inquietano l’Onu che a Ginevra ha ricordato come fra i migliaia di sfollati siano soprattutto donne e bambini a pagare il dazio più pesante con i ragazzini costretti a fuggire per evitare coscrizioni forzate e i profughi che cercano rifugio nelle chiese e nelle scuole.

Sembra comunque improbabile che i ribelli depongano le armi e questo potrebbe portare la Monusco, il contingente panafricano dell’Onu nella regione a doversi scontrare con i ribelli. Si tratta di un progetto enorme e costosissimo. Un contingente che, contravvenendo al ruolo di neutralità e osservazione dell’Onu, sarà forse ben presto coinvolto in una guerra in cui tutti sono contro tutti e di cui paga lo scotto la popolazione civile. – Euronews

 

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