Le forze governative somale hanno ripreso il controllo di un carcere di alta sicurezza e del quartier generale dell’intelligence a Mogadiscio che è stato attaccato questa mattina all’alba da sette sospetti militanti di al-Shabab che tentavano di liberare altri estremisti detenuti. Tutti gli aggressori, tre soldati governativi e almeno un civile sono stati uccisi, secondo quanto riferito dal portavoce nazionale del Ministero della sicurezza Mohamed Yusuf. Godka Jilacow, la prigione di Mogadiscio, è un centro di interrogatorio chiave per l’agenzia di intelligence somale che ospita molti sospetti militanti nelle celle sotterranee. Secondo il capo della polizia Mohamed Hussein gli aggressori stavano cercando di liberare i terroristi detenuti.
L’attacco è iniziato quando un attentatore suicida si è fatto esplodere in un’auto di fronte al cancello della prigione. In seguito all’esplosione, uomini armati si sono fatti strada all’interno della struttura lanciando granate. È nato un conflitto a fuoco con le guardie. I soldati dell’esercito sono arrivati in soccorso e hanno ripreso il controllo della struttura. L’operazione dei guerriglieri avviene il giorno dopo la riconquista, da parte dei soldati dell’Unione Africana in Somalia, di Bulomarer, bastione fondamentalista nel sud. – La Presse
