31/10/13 – Mozambico – Manifestazioni per la pace da Beira a Maputo

di AFRICA

 

Migliaia di persone hanno manifestato oggi a Maputo e nella città di Beira per dire basta ai sequestri e chiedere pace e giustizia: lo dicono alla MISNA missionari che hanno partecipato ai cortei, convocati dopo recenti scontri tra militari ed ex ribelli della Resistenza nazionale del Mozambico (Renamo).

Secondo padre Leonello Bettini, un comboniano che vive a Beira, la seconda città del Mozambico, “migliaia di persone hanno chiesto più sicurezza e più sviluppo in un paese dove 21 anni dopo la fine della guerra civile quasi la metà della popolazione continua a vivere in condizioni di povertà estrema”.

I cortei sono stati convocati da organizzazioni della società civile, laiche e religiose. Una delle richieste di fondo è un maggiore impegno a tutela della pace, messa a rischio da agguati della Renamo e controffensive dell’esercito che si susseguono ormai da settimane. All’origine delle manifestazioni, del resto, c’è un aumento dei casi di sequestro da parte di gruppi criminali. Solo negli ultimi otto giorni ci sono stati dieci rapimenti, a Beira, a Maputo e nella vicina città di Motola.

A colpire in modo particolare l’opinione pubblica è stato il caso di un ragazzino di 13 anni di origini indiane, ucciso dai sequestratori dopo che i genitori avevano informato la polizia di essere pronti a pagare un riscatto. “In molti – dice padre Leonello – sostengono che invece di acquistare 30 navi da guerra, come annunciato di recente, il governo dovrebbe investire di più nel contrasto alla criminalità, negli ospedali e nei servizi sociali”.

Ad accrescere l’allarme sono state anche alcune risultanze giudiziarie. Lunedì in relazione a una serie di sequestri sono stati condannati anche ufficiali di polizia. Uno di questi, Arsenio Chitsotso, era membro di un corpo di élite responsabile della sicurezza del presidente Armando Guebuza. – Misna

 

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