31/10/13 – Tunisia – Dopo attentato allerta massima, “transizione minacciata”

di AFRICA

 

E’ stato rafforzato il dispositivo di sicurezza per le strade della località turistica di Sousse e lungo il tratto di strada costiera che collega le principali stazioni balneari all’indomani dell’attentato messo a segno da un kamikaze sulla spiaggia dell’albergo Riadh Palms, nella zona turistica di Bou Jaafar a Sousse. L’agenzia di stampa ufficiale Tap ha anche riferito di un “rafforzamento dei dispositivi di sicurezza davanti agli alberghi della capitale”. Il portavoce del ministero dell’Interno, Mohamed Ali Laraoui, ha confermato che “nelle ultime ore sei persone legate agli ambienti terroristici sono state arrestate”, avvertendo che “il pericolo rimane”. L’emittente radiofonica Shems FM ha annunciato che “ingenti quantità di esplosivi sono state rinvenute nei pressi della marina di Monastir”, 20 km da Sousse, dove ieri è stato sventato un altro attentato.

Fonti di stampa locale ed internazionale concordano nel valutare che “con i fatti di ieri i jihadisti sono passati alla velocità superiore e l’escalation di violenza minaccia il turismo”, settore vitale per l’economia già in crisi della Tunisia. E dalla sfida della sicurezza i media passano alla crisi politico-istituzionale che da mesi sta paralizzando il paese del Nord Africa, rilanciando accuse già mosse dall’opposizione nei confronti del partito al potere di Ennahda: in particolare quella di non essere stato abbastanza “severo” nei confronti dei gruppi armati, favorendo “l’espansione della corrente salafita, di cui una parte è favorevole al ricorso alle armi”. Alla luce di un contesto sempre più a rischio, l’ambasciata di Francia ha chiesto “una maggiore vigilanza” e ha consigliato ai propri cittadini di evitare “luoghi di raduno pubblico”.

L’ulteriore deteriorarsi della sicurezza nazionale si sta manifestando mentre sono in corso delicate trattative nell’ambito del dialogo nazionale tra forze politiche per nominare un nuovo primo ministro incaricato entro due settimane di formare un governo tecnico. Nel contempo l’Assemblea nazionale costituente deve stilare la versione definitiva della nuova legge fondamentale, da sottoporre a referendum, approvare una nuova legge elettorale e costituire la commissione incaricata di organizzare le prossime elezioni. Per il capo dello Stato Moncef Marzouki l’attentato-suicida di Sousse e lo sventato attentato a Monastir, sulla tomba dell’ex presidente Bourguiba, sono “una tentativo di far deragliare la transizione democratica”. Invitando i cittadini ad “essere vigili” e a “sostenere le forze di sicurezza nella lotta al terrorismo”, il presidente della Repubblica ha sottolineato che “queste minacce non riusciranno a far fallire l’impegno in corso su scala nazionale per la riuscita della transizione” a due anni e mezzo dalla caduta del regime di Zine el Abidine Ben Ali. – Misna

 

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