Sembra tornata sotto controllo la situazione a Kinshasa, Kindu (nella provincia del Maniema) e Lumumbashi, nel sud, all’indomani di un’apparente tentato golpe contro le autorità congolesi ad opera di presunti seguaci di Joseph Mukungubila, un oppositore al presidente Joseph Kabila molto critico nei confronti della gestione del paese.
Nell’intervento delle forze armate congolesi contro gli assalitori che avevano occupato, a Kinshasa, la sede della radiotelevisione nazionale, tentato di prendere l’aeroporto e il campo militare di Tshatshi – dove ha sede lo stato maggiore dell’esercito – sono stati uccisi 52 assalitori, tre militari regolari, nove civili sono rimasti feriti e 39 ribelli catturati, secondo il bilancio letto ieri sera dal portavoce governativo Lambert Mende.
Non è stato comunicato il bilancio dell’attacco all’aeroporto di Kindu, né delle violenze nelle città di Lumumbashi e Kolwezi.
A Lumumbashi, le forze dell’ordine hanno assalito la residenza di Mutombo, un personaggio soprannominato dai suoi fedeli “il profeta dell’Eterno”, a capo della “Chiesa del Signore Gesù Cristo” impiantata a Kinshasa, Lumumbashi, Kolwezi e Kalemie.
“Non abbiamo l’impressione che gli assalitori, con un armamento così ridotto, abbiano avuto un altro obiettivo che seminare il panico alla vigilia delle festività dell’anno nuovo” ha detto il ministro Mende, invitando la popolazione a riprendere le normali attività e precisando che le misure di sicurezza sono state rafforzate.* Celine Camoin – Atlasweb