1984. Alla vigilia del 24° anniversario dell’indipendenza dalla Francia, Thomas Sankara, capo dello Stato da un anno esatto, dà inizio alle celebrazioni per il nuovo nome del suo Paese, l’Alto Volta, che ormai sarà “la terra degli uomini integri” (Burkina Faso).
«A Ouagadougou, i festeggiamenti vengono aperti dal capitano Sankara in persona. All’alba del 4 agosto, dopo una notte di festa nel quartier generale con una ventina di persone a lui più vicine, prende una chitarra e si mette a grattare le corde. Uno dei suoi ministri e un sergente-capo fanno come lui. Il gruppetto scuote l’assemblea dalla sonnolenza. Tra gli invitati, un ospite di spicco: il presidente ghanese John Jerry Rawlings, i cui grandi occhiali scuri non riescono a celare lo stupore davanti ai talenti nascosti del suo anfitrione. Come scrisse all’epoca l’inviato speciale del nostro settimanale, “la rivoluzione non è soltanto una cosa che mobilita la mente, sa anche rallegrarla, soprattutto quando è Thomas Sankara a occuparsene”». (Jeune Afrique)