49 migranti… espugnano l’Europa

di Raffaele Masto

Quarantanove migranti e l’Europa. Una comunità di persone appagate, ma impaurite. Rinchiuse in un castello con il ponte levatoio sollevato, impegnate ad alzare e allargare le mura che le separano dall’esterno.

Fuori ci sono 49 migranti che chiedono una porta aperta, un ponte levatoio abbassato, per pochi minuti.

Quarantanove persone. E dall’altra parte 500milioni. una guerra impari, una guerra ridicola che non farebbe paura a nessuno. Eppure c’è voluta la grande politica (in Italia si rischia una crisi di governo), un negoziato complesso che fatto sprecare il lavoro di funzionari, che ha fatto sprecare telefonate e consulti. Sono volate parole grosse, minacce tra presidenti e premier per concludere come già tutti sapevano che si sarebbe conclusa: una spartizione di quei 49 migranti che una cosa sola volevano: non tornare nell’inferno libico che conoscono bene.

Noi ci siamo inventati di tutto anche una accoglienza separata, quella di donne e bambini, incuranti del fatto che avremmo diviso le famiglie, i mariti dalle mogli, i padri dai loro figli.

E’ la grande Europa che ha fatto tutto questo. Una Europa che non si rende conto di essere anti-storica. A New York non c’è forse un sindaco italiano? E a londra non c’è forse un sindaco pakistano?.

Nella storia chi ha saputo accogliere, chi si è aperto ad altre culture è diventato una grande potenza. Chi si è chiuso è morto. Sopraffatto da una armata di 49 persone, compresi donne e bambini.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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