† 303. Originario della Mauretania (provincia nordafricana dell’Impero Romano), soldato sotto le insegne dell’imperatore Massimiano, viene torturato e poi decapitato a Lodi Vecchio dopo la sua conversione alla fede cristiana e l’obiezione alla vita militare. Diviene presto uno dei santi più popolari della regione: il suo nome muta in “Vittore da Milano” e sant’Ambrogio lo iscrive, con i compagni Nabore e Felice, tra i principali patroni della città.
«I primi patroni di Milano? Tre immigrati africani». (Inos Biffi, teologo)