2011. Dopo quarant’anni di guerra, in seguito al referendum previsto dall’accordo di pace tra esercito di liberazione (Spla/Splm) e Khartoum, viene issata la bandiera del 54° Stato d’Africa, smembrato dal Sudan, a oggi la più giovane nazione del mondo. Già nel 2013 scoppiava una feroce guerra intestina, che ancora non è conclusa.
«Il dramma continua, è diventato un dramma fratricida tra tribù dello stesso Paese, ma non solo tra le due principali, dal momento che in totale ce ne sono 64. È una lotta che ruota intorno al potere e alla gestione delle risorse, e poi tutta la comunità internazionale – dagli americani agli inglesi, passando per i russi e i cinesi – ha grandi interessi in questo Paese, perché il Sud Sudan ha grossi giacimenti di petrolio e altre risorse». (Padre Daniele Moschetti, missionario comboniano)