In Africa si sta assistendo a un vero e proprio boom del settore bancario. Secondo i dati riportati dal sito www.jeuneafrique.com e riferiti alle statistiche dell’Osservatorio bancario dei Paesi emergenti, il numero di agenzie è aumentato del 50% tra il 2007 e il 2013 e si prevede un aumento del 40% entro il 2020. La crescita che si registrerà entro il 2020 nella regione subsahariana sarà la più forte al mondo.
Attualmente operano 33.500 sportelli bancari, con un incremento del 47,57% rispetto ai 22.700 agenzie presenti nel 2007. L’aumento è stato del 40% (12.600 sportelli) in Nord Africa e del 52,5% (22.900 filiali) nel resto del continente. Secondo l’Osservatorio, entro il 2020 nasceranno almeno altri ottomila sportelli bancari nell’Africa subsahariana, il 42% in più rispetto al 2014.
Ma perché il settore bancario cresce in modo così consistente? Anzitutto perché nell’Africa subsahariana è una regione in cui il comparto è ancora poco sviluppato. Secondo la Banca Mondiale il tasso di penetrazione bancaria nella regione è del 34% con una densità di filiali tra i più bassi del mondo (3,2 agenzie per 100mila abitanti contro, per esempio, i 69 in Francia).
La nascita di nuove filiali è poi giustificata anche dalla forte crescita economica del continente africano. Il Pil africano cresce intorno al 4-5%. L’attività creditizia serve a finanziare questa crescita, grazie ai capitali interni o favorendo l’afflusso di capitali dall’estero.
Quale modello assumeranno le filiali bancarie africane? Saranno tradizionali sportelli bancari? Oppure, considerata anche la bassissima densità di popolazione (circa 30 persone per chilometro quadrato contro circa i 120 abitanti dell’Unione europea), si svilupperanno «sportelli» telematici? La questione è ancora aperta.