Cinque anni dall’inizio delle rivolte arabe. Che cos’è rimasto di quei movimenti?

di Enrico Casale
rivolta araba

rivoluzione dei gelsominiIl 17 dicembre 2010 un giovane ambulante di Sidi Bouzid nel Sud della Tunisia si dà fuoco in segno di protesta contro il sequestro del banchetto e della merce che sta vendendo per sopravvivere. La sua morte si trasforma in una scintilla che accende il fuoco delle rivolte arabe. Ma che cosa rimane di quel’ondata che ha investito il Nord Africa e parte del Medio Oriente? In realtà, a cinque anni da quegli eventi, sembra che prevalga una sorta di riflusso, di spinta contraria al movimento rivoluzionario.

In Tunisia, la Rivoluzione dei gelsomini, come è stata ribattezzata la rivolta, ha posto fino al Governo ventennale del Presidente Ben Ali. Dopo aver portato al potere i partiti islamisti, ha visto il ritorno della vecchia classe politica risalita in sella grazie alle elezioni del 2014. La Tunisia vuole comunque alzarsi, anche se la sua economia, basata principalmente sul turismo, è costantemente minacciata da attacchi terroristici.

Non diversa la situazione dell’Egitto. Anche qui, dopo la parentesi del Governo guirato dalla Fratellanza musulmana, è tornato al potere un militare, il generale al Sisi. Come per la Tunisia, anche per l’Egitto la ripresa economica è lontana a venire. Negli ultimi cinque anni il turismo è crollato e anche il raddoppio del Canale di Suez, finora, non ha dato i risultati attesi.

Marocco e Algeria sono state sfiorate dalle Primavere arabe. Ma mentre Rabat, sotto l’impulso del re Mohammed VI ha introdotto alcune, timide riforme, l’Algeria è tuttora stretta nella morsa di una politica autoreferenziale con conflitti più o meno evidenti tra le diverse fazioni dell’Fln, il partito al potere da cinquant’anni.

La Libia invece è sprofondata in una situazione di anarchia: due governi (Tripoli e Tobruk), centinaia di milizie locali, la presenza dei jihadisti dello Stato islamico. Si attende un’intesa tra i due esecutivi per un Governo di unità nazionale. Ma riuscirà da solo a riportare la pace e la stabilità?

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