12/03/14 – Libia – Caos, l’ex premier Zeidan fuggito in Germania

di AFRICA

 

In fuga verso l’Europa. L’ex premier libico, Ali Zeidan, sfiduciato ieri dal Parlamento, e’ scappato oggi in Germania, dopo mesi in balia di potenti milizie contrapposte e di spinte secessioniste che osteggiano a mano armata il centralismo di Tripoli.

Una fuga che arriva mentre il Paese vive ore sempre più caotiche dopo gli scontri della notte scorsa tra le forze pro-governative e un gruppo separatista dell’est e dopo la vicenda della petroliera battente bandiera nordcoreana carica di greggio illegale, riuscita a sfuggire al controllo dei militari governativi.

A Sirte e dintorni ora vige una calma apparente, ma i quattro terminal petroliferi e i porti bloccati dalla fine dello scorso luglio continuano a essere inagibili. Uno è il porto di Sidra, quello dove i separatisti della Cirenaica hanno caricato di greggio la petroliera battente bandiera nordcoreana , riuscendo anche a farla partire. Dopo il cambio di governo e la fuga di Zeidan, il presidente del Congresso, Nuri Abu Sahmain, ha però scelto di fare la voce grossa e oggi ha lanciato ai ribelli dell’est un ultimatum: entro due settimane devono togliere il blocco ai porti. Se non lo faranno, Tripoli passera’ alle maniere forti. Nei giorni scorsi i separatisti hanno più volte dimostrato di non avere alcuna intenzione di cedere e hanno ribadito di voler vendere greggio indipendentemente dalle autorità centrali, accusando il governo di corruzione.

Alla sfiducia del Parlamento provvisorio libico, che ieri ha nominato neopremier il ministro della difesa, Abdullah al Thani, e’ seguito un provvedimento della procura generale che ieri sera ha imposto all’ex primo ministro il divieto di espatrio per il suo presunto coinvolgimento in un caso di appropriazione indebita di fondi pubblici.

Il provvedimento pero’ – stando ai media locali – e’ arrivato quando lo stesso Zeidan aveva già lasciato il Paese a bordo di un aereo. Giunto a Malta per una sosta di poche ore e’ poi ripartito alla volta di un Paese straniero, ha precisato in un’intervista tv il premier maltese Joseph Muscat. Poi nelle prime ore di oggi fonti informate hanno riferito all’ANSA della sua fuga in Germania. Zeidan ha anche la nazionalità tedesca. Storico oppositore di Gheddafi, designato alla guida del governo dal Congresso Generale Nazionale libico il 14 ottobre 2012 con l’obiettivo di ripristinare i servizi di base e la sicurezza nel Pese, disarmando le varie milizie e gli ex-ribelli che hanno partecipato alla rivoluzione che ha portato alla caduta di Muammar Gheddafi, Zeidan era stato rapito a Tripoli da uomini armati il 10 ottobre scorso. Un sequestro lampo durato poche ore da parte di una milizia armata affiliata al governo, ma che testimoniava il forte clima di insicurezza nel Paese.

Giorni dopo lo stesso Zeidan aveva denunciato un tentativo di colpo di Stato nei suoi confronti.

A febbraio di quest’anno le voci su un presunto ultimatum di sapore golpista e l’intimazione a dimettersi rivolto da alcune potenti milizie ai deputati del Congresso transitorio avevano ulteriormente complicato la situazione politica. Quindi la sfiducia e infine la fuga.* Giuseppe Maria Laudani (ANSAmed).

 

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