L’Alto commisario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navy Pillay ha espresso il suo ”orrore” per il livello a cui sono giunte le violenze nella Repubblica centrafricana citando, fra le altre cose, episodi di cannibalismo, decapitazione di bambini e raccapriccianti omicidi. Ha inoltre avvertito che la risposta della comunita’ internazionale ”e’ troppo lenta” e ha invitato il mondo intero a una maggiore mobilitazione. ”La Repubblica centrafricana e’ diventata una nazione in cui le persone non vengono solo uccise, ma anche torturate, mutilate, bruciate vive e smembrate. I bambini vengono spesso decapitati e siamo a conoscenza di almeno quattro casi in cui gli assassini hanno poi mangiato la carne delle loro vittime”, ha affermato oggi nel corso di una conferenza stampa a Bangui. A causa dei continui scontri fra i ribelli musulmani Seleka e le milizie cristiane anti-Balaka, infatti, il Paese sta attraversando da alcuni mesi un periodo di totale instabilita’. La Francia ha al momento circa 20 mila soldati dislocati su tutto il territorio e l’Unione Africana il triplo, per evitare quella che l’Onu ha considerato una ”pulizia etnica” della minoranza musulmana. Tuttavia, Pillay ha dichiarato che cio’ ha fermato le uccisioni su larga scala ma ”le persone continuano a morire ogni giorno”, sollecitando dunque una piu’ rapida risposta da parte della comunita’ internazionale. (fonte AFP). red/mau – Asca