Mentre nel cielo Algeri si staglia il minareto più alto del mondo, l’economia dell’Algeria sta sprofondando. Le vendite di gas e oro nero valgono il 60% delle entrate fiscali, ma con il crollo dei prezzi degli idrocarburi, il Governo non può più contare su queste entrate per riempire le casse pubbliche e comperarsi la pace sociale attraverso sussidi. Ciò è sinonimo di inflazione e austerità, che insieme alimentano il malcontento sociale. Con un Presidente seriamente invalidato dalla malattia, il potere non sembra aver coscienza della reale dimensione del problema. L’ex direttore di «Le Matin», Benchicou, teme «un fallimento che potrebbe creare caos e spingere molti algerini a fuggire in Europa». Lo scrittore Boualem Sansal è anch’egli pessimista: «Lo scenario di una escalation di terrore sul modello siriano sembra del tutto credibile». E in Libia Daesh è in agguato …
(24/02/2016 Fonte: Le Figaro)
Algeria – Il crollo del prezzo degli idrocarburi mina la stabilità sociale
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