Bambini uccisi o mutilati come auspicio per il buon andamento delle elezioni presidenziali. È quanto sarebbe avvenuto in Uganda nella tornata elettorale che si è tenuta giovedì 18 febbraio (che hanno portato alla rielezione per la quinta volta del Presidente Yoweri Museveni). A denunciarlo l’organizzazione caritativa Kyampisi Childcare Ministries che è venuta a conoscenza di almeno sei casi di mutilazioni e assassini di bambini. Una volontaria della Kcm ha raccontato all’Agenzia Fides che la gente crede che i sacrifici di sangue portino ricchezza e potere. La notizia è stata confermata anche dal Ministero degli Interni del Paese che ha segnalato casi di minori scomparsi durante il periodo elettorale.
Secondo Kcm, che si occupa della tutela dei bambini sopravvissuti alle violenze, i casi non sono però recenti. Risalirebbero infatti ai mesi tra ottobre e febbraio e si sarebbero verificati nei distretti di Ssembabule, Mukono, Buikwe e Mubende, regioni che si trovano all’interno del Paese.
In Uganda, come in altri Paesi dell’Africa, sarebbero i bambini albini a correre i maggiori rischi. Secondo i principi della magia nera, molto diffusa in alcune regioni, il sacrificio di un albino o un rito che utilizzi almeno un organo di un albino avrebbe un potere maggiore. Per questo motivo, molti politici, in vista delle elezioni, chiedono che gli stregoni compiano riti beneauguranti con albini. A più riprese anche le Nazioni Unite hanno denunciato questa pratica violenta che porta alla discriminazione e, spesso, alla morte di piccoli.