In Costa d’Avorio, un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite ha appena pubblicato un rapporto nel quale si pongono dubbi sul processo di disarmo nel Paese e viene considerato illegale l’acquisto di armi da parte degli ex ribelli in seguito alla crisi post-elettorale del 2010-2011. Creato nel mese di giugno 2015, il gruppo di cinque esperti delle Nazioni Unite ha stimato che le Forze Nuove, dopo la crisi post-elettorale, hanno acquistato sono circa 300 tonnellate di armi e munizioni: kalashnikov, mortai, lanciarazzi e altre munizioni. Gli armamenti, acquisiti da Guillaume Soro, allora capo della ribellione, sono stati conservati principalmente a Bouaké e Korhogo.
(06/04/2016 Fonte: Rfi)
Costa d’Avorio – Onu: «Disarmo dubbio»
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