L’Italia valuta nuove misure da prendere nei confronti dell’Egitto per il caso di Giulio Regeni. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha incontrato alla Farnesina l’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massari, richiamato in Italia per consultazioni con il governo. Nel corso dell’incontro, hanno fatto sapere fonti della Farnesina, è stata fatta una prima valutazione sulle eventuali misure successive da prendere. Intanto le autorità del Cairo si sono impegnate a esaminare i tabulati telefonici relativi al caso, fornendone i risultati alla controparte italiana a tempo dovuto. L’Italia incassa la solidarietà della Gran Bretagna, che ha chiesto una indagine piena e trasparente.
“Il caso non è stato chiuso e continueremo a collaborare con l’Italia, con la quale cooperiamo grazie a un legame eccezionale. Siamo disposti a mantenere la cooperazione al livello degli investigatori e delle azioni penali”, ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry. “Durante l’ultimo round di incontri a Roma – ha aggiunto – la parte egiziana risposto a tutte le richieste della parte italiana tranne una, che viola la nostra costituzione e le nostre leggi. La richiesta italiana sui tabulati delle celle telefoniche nei tre luoghi dove Regeni viveva, dove sarebbe stato rapito e dove è stato ritrovato, è stata respinta per queste ragioni costituzionali e legali, ma la parte egiziana esaminerà i tabulati informando la parte italiana dei risultati”.
(13/04/2016 Fonte: Agi)