Egitto – Schianto EgyptAir, le ricerche continuano con un sottomarino

di Enrico Casale
Aereo dell'egyptair

Quattro giorni dopo lo schianto del volo EgyptAir nelle acque del Mediterraneo le ricerche continuano per individuare le scatole nere e capire come e perchè l’Airbus A320 si sia inabissato con 66 persone a bordo. Il Presidente egiziano Abdel-Fattah Al-Sisi ha confermato l’invio sul luogo dell’incidente di un sottomarino che scandaglierà i fondali.
“L’equipaggiamento per le ricerche è stato fornito dal Ministero del Petrolio che, come noto, dispone di un sottomarino robotizzato in grado di raggiungere i 3.000 metri di profondità. Stiamo lavorando a pieno ritmo per recuperare le scatole nere” ha detto Al-Sisi.
Il vollo MS804 è scomparso dai radar alle 2 e 29 minuti di giovedì mattina. Era decollato poco dopo le 11 di sera dall’aeroporto Charles de Gaulle di Parigi e si trovava a meno di 300 chilometri da Alessandria.
Il Presidente Al-Sisi ha insistito affinchè non si salti a conclusioni affrettate sulle cause dell’incidente. Lo scorso mese di novembre un aereo russo decollato dall’Egitto era esploso nei cieli sopra al Sinai: a bordo c’erano 224 persone.
La tesi di un attentato come quella di un incidente a bordo del volo Parigi-Cairo restano al momento sul tavolo. In attesa di ritrovare le scatole nere che emetteranno il segnale ancora per 5 settimane.
(23/05/2016 Fonte: EuroNews)

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