Il primo ministro Fayez al Sarraj ha ribadito che la sconfitta definitiva dell’Isis in Libia sarà possibile soltanto se tutte le forze del Paese si uniranno; lo stesso ha ammesso che nelle operazioni condotte contro il gruppo jihadista a Sirte, l’esercito si sta avvalendo della collaborazione di forze speciali straniere.
Mentre le operazioni militari vanno avanti, c’è grande preoccupazione per la situazione dei civili rimasti intrappolati in città. Secondo lo stesso Sarraj, molti civili sono usati come scudi umani dall’Isis.
Sullo sfondo resta da risolvere la questione relativa al generale Khalifa Haftar. Haftar è sostenuto dal Parlamento di Tobruk che lo ha anzi nominato comandante in capo delle forze armate; ma questa posizione non è condivisa dall’altra parte del Paese, quella che fa sostanzialmente capo alle milizie di Misurata.
Su Haftar, Sarraj non si è espresso, auspicando in maniera generale una unità del Paese per riportare la stabilità e far ripartire la ricostruzione. Ha poi attribuito alla comunità internazionale responsabilità sull’attuale stato di cose, accusandola di aver abbandonato la Libia dopo la rivoluzione, quando più ci sarebbe stato bisogno di essa.
(27/06/2016 Fonte: Atlasweb)
Libia – Sarraj: «Uniamo tutte le forze per sconfiggere Isis»
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