In Tanzania, nella regione della Rift Valley, è stato trovato il più grande giacimento al mondo di elio. La scoperta è stata annunciata da un gruppo di ricercatori britannici e norvegesi sulla rivista statunitense «Popular Science» e i dettagli sono stati spiegati nella conferenza geologica in corso a Yokohama, in Giappone. Si stima che il giacimento possa contenere 54 miliardi di piedi cubi di elio (152 milioni di metri cubi), per un valore potenziale di 3,5 miliardi di dollari. Questa riserva è di grande rilievo perché l’elio è un gas raro e ha applicazioni importanti in dispositivi ad alta tecnologia come gli scanner medici e i dosimetri.
«Attualmente – ha spiegato Chris Ballentine, geologo dell’Università di Oxford -, il consumo globale di elio si attesta sugli 8 miliardi di piedi cubi all’anno e il principale giacimento è negli Stati Uniti, ma dispone di una riserva di soli 24,2 miliardi cubi piedi. Questa scoperta quindi segna un punto di svolta nella fornitura di elio perché il nuovo giacimento è quasi il doppio di quello statunitense. Il ritrovamento della Tanzania potrebbe essere sufficiente a soddisfare la domanda globale per quasi sette anni».
Il ritrovamento è avvenuto quasi per caso, quando alcuni ricercatori hanno notato delle fuoriuscite di gas dal terreno. Gli stessi ricercatori non escludono che nella Rift Valley possano essere presenti altri giacimenti di elio. Questo gas si accumula infatti nella roccia della crosta terrestre nel corso degli anni e rimane intrappolato nella roccia fino a quando viene scaldato dall’intenso calore del magma vulcanico. Proprio come è avvenuto nella Rift Valley, regione vulcanica.
Questa scoperta garantirà anche ottime entrate alle casse pubbliche di Arusha e permetterà alla Tanzania di sfruttare ulteriormente le ricchezze della Rift Valley. Già ora il Governo tanzaniano sta scommettendo sull’energia geotermica che nella Rift Valley ha un potenziale geotermico di circa 650 MW. L’energia geotermica è pià costante delle fonti di energia alternativa attualmente disponibile, soprattutto in Paesi come la Tanzania: qui il fabbisogno elettrico è soddisfatto dall’energia idroelettrica e con la diminuzione delle piogge, ci sono state carenze energetiche in tutto il territorio nazionale. È per questo che il Governo ha varato un piano di costruzione di una serie di centrali geotermiche che forniranno energia alle comunità rurali e alle città.