Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione, di S. Allievi e G. Dalla Zuanna

di AFRICA
Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione, di S. Allievi e G. Dalla Zuanna

 

Tutto quello che non vi hanno mai detto sull’immigrazione, di S. Allievi e G. Dalla ZuannaIl titolo è ovviamente iperbolico, dato che molti dei ragionamenti dei coautori si basano su dati di pubblico dominio, da quelli del governatore della Banca d’Italia ai dossier della Caritas, da Istat ed Eurostat ai rapporti Ismu. Va però detto che Allievi e Dalla Zuanna – professori all’Università di Padova e con competenze soprattutto in fatto di islam, il primo, e di demografia, l’altro – si occupano dei fenomeni migratori da una vita. Ciononostante, gli spostamenti umani degli ultimi tempi, di proporzioni mai viste prima alle nostre latitudini, verso l’Europa e l’Italia li hanno indotti, pur senza inseguire la cronaca, a, «in un certo senso, ricominciare da capo». Un viaggio negli aspetti più cruciali degli attuali «processi migratori» – espressione che i coautori preferiscono a «migrazioni» e «stranieri» – che ora conferma talune percezioni dell’uomo della strada (per esempio, l’effettiva propensione all’«isolamento» dei cinesi, anche giovani) ora le sconfessa (come il desiderio di avere molti figli) ora le discute (i perché dell’alta percentuale di immigrati fra i detenuti).

Il tutto è reso coerente dallo sguardo di fondo, che vede nei processi migratori in atto in Europa, e in Italia in particolare, una sfida complessa ma, a medio termine, giovevole alle società autoctone anche in termini meramente socioeconomici (e la Germania pare averlo compreso più di altri). In proposito, il dato più impattante è quello della necessità di 325.000 nuovi lavoratori all’anno in Italia per i due prossimi decenni al fine di mantenere l’equilibrio demografico. Questo, non per mantenere un’astratta quota ideale di popolazione, circa 60 milioni di abitanti, ma perché il rapido invecchiamento richiede nuova forza lavoro. Braccia (e persone) che non vanno affatto a detrimento – il libro lo dimostra – dell’occupazione degli italiani.

Il tutto, ed è un merito non secondario di questa lettura, presentato in forma pressoché didattica, nello stile di questa collana “Saggi Tascabili”. Un libro come questo difficilmente potrà convincere chi nemmeno vuol darsi la pena di capire, accontentandosi di bere gli sragionamenti di… bassa lega, ma riuscirà molto utile a chi sente il bisogno di dare sostanza e argomenti alla propria intuizione che non ci troviamo davanti a una prolungata situazione emergenziale, ma a una svolta di civiltà.

Laterza, 2016, pp. 152, € 12,00

(Pier Maria Mazzola)

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