«Sì, l’ho denunciato e l’ho consegnato agli Interni e ogni buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso»: lo afferma Mohamed Abdallah, il capo del sindacato autonomo degli ambulanti, in una dichiarazione all’Huffington Post, rilanciata dal settimanale L’Espresso, riferendosi a Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto.
«Noi collaboriamo con il ministero degli Interni, solo loro si occupano di noi ed è automatica la nostra appartenenza a loro. Quando un poliziotto partecipa a un nostro matrimonio, ci dà più prestigio all’interno della nostra zona» ha aggiunto il Abdallah. «Io e Giulio ci siamo incontrati in tutto sei volte. Era un ragazzo straniero che faceva domande strane e stava con gli ambulanti per le strade, interrogandoli su questioni che riguardano la sicurezza nazionale. L’ultima volta che l’ho sentito al telefono è stato il 22 gennaio, ho registrato la chiamata e l’ho spedita agli Interni».
Il nome di Abdallah era emerso il 4 agosto scorso , quando fonti della sicurezza interna egiziana lo avevano indicato all’agenzia Reuters, come uomo vicino ai servizi. Il capo del sindacato, che era al centro delle ricerche del giovane italiano, aveva «visitato di frequente uno dei quartier generali» della sicurezza interna. Forse, aggiungevano, non era un vero e proprio collaboratore ma una persona «che ha un mutuo beneficio ad avere un rapporto con gli apparati». I primi dubbi e sospetti sul ruolo di Abdallah risalgono già a marzo, quando un’amica del ricercatore, Hoda Kamel, dell’Egyptian Center for Economic and social rights, durante un’intervista a Repubblica, aveva parlato di una «vendetta» dell’uomo nei confronti di Regeni e affermato che il sindacato è «infiltrato dai servizi».
I tabulati di Abdallah sono stati chiesti e consegnati lo scorso maggio alla magistratura italiana che indaga sull’omicidio del ricercatore. Nell’articolo dell’Espresso, Abdallah spiega: «È illogico che un ricercatore straniero si occupi dei problemi degli ambulanti, se non lo fa il ministero degli Interni. Quando io l’ho segnalato ai servizi di sicurezza, facendo saltare la sua copertura, sarà stato ucciso dalle persone che lo hanno mandato qua».
(29/12/2016 Fonte: La Stampa)
Egitto – «Sì, ho consegnato Regeni alla polizia»
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