L’accordo raggiunto il 31 dicembre tra maggioranza e opposizione nella Repubblica Democratica del Congo necessita di altre intese per essere applicato. Ne sono convinti gli osservatori locali e gli stessi firmatari dell’accordo che prevede il mantenimento al potere del Presidente Joseph Kabila per un altro anno (il suo mandato era scaduto il 20 dicembre), la nomina di un Premier designato dall’opposizione e la creazione di un Consiglio nazionale di sorveglianza dell’accordo e del processo elettorale (Conseil national de suivi de l’accord et du processus électoral) guidato dallo storico oppositore Étienne Tshisekedi. A marzo il Parlamento deve approvare la legge che istituisce questo organismo. Kabila si è impegnato a non presentarsi per ottenere un terzo mandato alle prossime elezioni.
L’intesa di San Silvestro è stata raggiunta grazie alle tre settimane mediazione condotta sotto l’egida della Conferenza Episcopale Nazionale Congolese, e in particolare del suo Presidente, Mons. Marcel Utembi, Arcivescovo di Kisangani.
I punti ancora in discussione riguardano la tenuta delle elezioni presidenziali e legislative entro il 2017 e l’estensione dell’accordo ad altre formazioni dell’opposizione che non vi hanno aderito. Tra queste c’è il Mouvement de Libération du Congo de l’ex Vice Presidente Jean-Pierre Bemba. La maggioranza presidenziale ha firmato con riserva l’accordo propria per la mancata adesione dell’Mlc.
Inoltre i firmatari dell’accordo dovranno stabilire la composizione del Cnsap e le modalità di designazione dei suoi 28 membri così come decidere la lista dei Ministri e dei loro Vice del governo di transizione. (L.M.)
(04/01/2017 Fonte: Fides)
Rd Congo/1 – «L’intesa non è sufficiente. Bisogna lavorare ancora»
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