08/05/14 – Sudafrica – Vince l’Anc ma i due terzi dei voti sono lontani, bene la Da

di AFRICA

 

Il vincitore è quello previsto, la percentuale forse no. A circa un terzo dello spoglio le elezioni sudafricane confermano le previsioni della vigilia solo nel senso che una larga maggioranza dei consensi è andata all’African National Congress: la percentuale finora raggiunta dallo storico movimento di liberazione (circa il 60%) è però inferiore sia alle previsioni dei sondaggi che all’esito elettorale di cinque anni fa (quando il partito guidato da Jacob Zuma aveva convinto circa il 65% dei votanti).sudafricaelezioni3

È praticamente certo che l’obiettivo dichiarato del capo dello Stato in carica, la maggioranza dei due terzi, non sarà raggiunto: un risultato inferiore alle aspettative, in più sarebbe considerato principalmente responsabilità del leader, spesso finito nel mirino dell’opinione pubblica in questi anni, e potrebbe influenzare da subito gli equilibri interni al partito in vista della successione. L’Anc sembra però aver tenuto nel Gauteng, la provincia più ricca del Paese (in cui si trovano Johannesburg e Pretoria): alcuni sondaggi avevano fatto addirittura temere al movimento giallo-nero-verde la perdita della maggioranza assoluta, rischio che sembra per ora evitato.

Nonostante proprio il Gauteng fosse la regione su cui la Democratic Alliance (Da) di opposizione aveva puntato di più, la coalizione di centrodestra guidata da Helen Zille ha di che gioire: confermata – in prospettiva – alla guida del Western Cape, vede anche i suoi voti a livello nazionale salire in maniera importante, dal 16% del 2009 al 25% verso cui sembra proiettata dai dati provvisori di oggi. Un risultato che, se confermato, sarebbe addirittura migliore delle previsioni (i sondaggi davano la Da al 23%). Meno successo di quanto ci si attendesse hanno avuto i radicali Economic Freedom Fighters di Julius Malema (ma il probabile 4% è comunque un dato incoraggiante per un movimento nato da poco e ancora in via di consolidamento), mentre certamente irrilevante sarà il risultato del partito Agang di Mamphela Ramphele e del Congress of the People (Cope), entrambi al di sotto dell’1%.

Nonostante i timori della vigilia nessun problema si è verificato sul fronte della sicurezza – per garantire la quale erano stati dispiegati migliaia di uomini – neanche nelle aree in cui, come a Bekkersdal nel Gauteng e nella regione di KwaZulu-Natal alcuni gazebo elettorali erano stati dati alle fiamme il 6 maggio. Ovunque la popolazione ha dato vita a lunghe code fin dal mattino e, anche a causa di ritardi nell’apertura, alcune sezioni hanno dovuto prolungare le operazioni di voto oltre l’orario previsto delle 21. L’affluenza si è attestata, secondo i dati ufficiali, intorno al 72%, percentuale definita “molto alta” dalla commissione elettorale (Iec), e tuttavia in calo rispetto al 2009: un trend che per gli opinionisti potrebbe spiegare una perdita di voti dell’Anc e il rafforzarsi dell’opposizione. * Davide Maggiore – Atlasweb

 

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