Egitto/1 – I copti morti nelle stragi sepolti nelle chiese

di Enrico Casale
funerale dei copti

I funerali delle 29 vittime della strage compiuta la domenica delle Palme da un kamikaze a Tanta, a nord del Cairo, nella chiesa copta dedicata a San Giorgio, sono già stati celebrati nella tarda serata di ieri. In poche ore, i fedeli hanno costruito le tombe dove sono stati seppelliti i corpi delle vittime, presso la stessa chiesa dove è avvenuta la strage. I funerali sono stati celebrati nel giorno stesso nella strage, perché la tradizione liturgica copta non prevede cerimonie funebri durante la Settimana Santa. Le esequie sono state celebrate da Anba Paula, Vescovo copto ortodosso di Tanta, e ad esse hanno preso parte anche altri Vescovi del Sinodo copto. Nel messaggio inviato dal Patriarca copto ortodosso al Vescovo e ai fedeli della diocesi di Tanta, letto durante la messa funebre, si esprime lo sguardo di fede con cui tanti cristiani egiziani stanno vivendo i tragici fatti che li hanno colpiti proprio all’inizio della Settimana Santa. “Con la festa dell’entrata di Gesù a Gerusalemme” si legge nel messaggio del Patriarca, pervenuto all’Agenzia Fides “ci siamo congedati dai nostri cari martiri della chiesa di Mar Girgis a Tanta. Loro sono stati chiamati in cielo nel giorno di festa, per per portare i rami di palma e d’ulivo davanti a Cristo stesso. (…). Si erano preparati nel digiuno a celebrare i sacri misteri, e pregando e lodando con tutto il cuore, nel momento del martirio sono passati, attraverso il dolore, alla gioia gloriosa della Resurrezione”. Nel suo messaggio, il Patriarca non chiede di nascondere il dolore per la separazione dai fratelli trucidati dai terroristi, “perché li amiamo” ma invita tutti a trovare consolazione nella fiduciosa speranza che i martiri della domenica delle Palme sono stati accolti “dall’abbraccio di Cristo”, e ora vivono con Lui.
Il bilancio provvisorio dei due attacchi terroristici che hanno preso di mira i copti egiziani nella domenica delle Palme è finora di 47 vittime. Nella chiesa di San Giorgio, a Tanta, si sono registrati 29 morti e più di 70 feriti, mentre l’attentato contro la chiesa di San Marco a Alessandria ha provocato la morte di 18 persone. In quest’ultima chiesa, dove era presente per la messa anche il Patriarca Tawadros, i poliziotti hanno bloccato il terrorista suicida, che si è fatto esplodere fuori dal luogo di culto.
Secondo notizie rilanciate dalla stampa egiziana, ambedue i kamikaze responsabili delle stragi sarebbero transitati in Siria negli ultimi anni. Abu Ishaq al Masri, presentato dai media egiziani come il kamikaze di Alessandria, sarebbe entrato in Siria già nel dicembre 2013, passando per la Turchia. Una volta tornato in Egitto, si sarebbe stabilito nella Penisola del Sinai. Dell’attentatore suicida di Tanta, identificato con il nome di Abu al Baraa al Masri, sarebbe stata attestata la presenza in Siria fin dall’agosto 2013.
(11/04/2017 Agenzia Fides)

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