14/05/14 – Algeria – Stampa, governo dice ‘no’ a base americana di droni

di AFRICA

 

Le relazioni tra Algeria e Stati Uniti non sono poi così cordiali come si tende a pensare. Profonde divergenze oppongono i due paesi e, di recente, il governo di Algeri avrebbe detto ‘no’ alla richiesta americana di aprire una base aerea di droni sul proprio territorio. A sostenerlo è il sito Rai al youm (l’opinione di oggi) del noto giornalista palestinese Abdel Bari Atwan. Dotato di una fitta rete di contatti in tutto il modo arabo, il sito riporta informazioni spesso esclusive e in anteprima.

Secondo quando riporta l’articolo in questione, gli Stati Uniti avrebbero chiesto al governo algerino il permesso di aprire una base aerea per droni in una regione desertica nel sud dell’Algeria. L’obiettivo, prosegue il sito “sarebbe stato quello di supervisionare il territorio – per lo più desertico e al confine con Mali, Niger e Libia – tra le zona più battute dai miliziani di Al Qaeda e da combattenti di diversi gruppi armati”.

La zona, che corrisponde alla fascia alta della regione del Sahel, impensierisce non poco gli esperti di Washington, che la ritengono uno snodo cruciale per il passaggio di armi e contrabbando di droga in Africa, soprattutto dopo il crollo del regime di Muammar Gheddafi, nel 2011.

Il progetto tuttavia, sarebbe stato respinto dai servizi di intelligence algerini, contrari alla presenza di installazioni militari a stelle e strisce sul proprio territorio. A nulla sarebbero valse le pressioni americane sul presidente Abdelaziz Bouteflika, la minaccia di non rifornire il paese delle ultime tecnologie militari e rifiutare una richiesta per l’acquisto di droni formulata da Algeri.

Gli Stati Uniti hanno istituito basi simili per questo tipo di aerei da combattimento nel sud dell’Arabia Saudita – da cui lanciano attacchi ai miliziani di Al Qaeda presenti in Yemen – e nella Tunisia meridionale. – Misna

 

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