È stato un presidente amato sia in patria sia all’estero. Un leader africano che ha saputo opporsi alle politiche neocoloniali e che, proprio per questa sua posizione, ha pagato con la vita. Ora il suo Paese dedicherà un mausoleo a Thomas Sankara, il giovane leader del Burkina Faso ucciso nel 1987 in un complotto (si dice guidato dalla Francia).
Lunedì, in una manifestazione pubblica che si è tenuta a Ouagadougou, la capitale burkinabè, è stata lanciata una sottoscrizione per raccogliere i fondi necessari alla costruzione dell’opera. All’iniziativa erano presenti l’ex presidente ghanese Jerry Rawlings, il presidente burkinabé, Roch Marc Christian Kaboré, molti membri del governo, delegazioni provenienti da Benin, Niger, Mali, Congo, Costa d’Avorio e diversi artisti.
Il presidente Roch Marc Christian Kaboré ha fatto la prima donazione, invitando tutta la popolazione a seguire il suo esempio. «È ancora importante ricordare il padre della rivoluzione – ha detto Kaboré -. Sankara è stato un simbolo di combattività ma ha rappresentato appieno i valori di questo Paese».
Sankara, militare dell’esercito, è stato un leader carismatico per tutta l’Africa occidentale. Cambiò il nome di Alto Volta in Burkina Faso, divenendone il primo presidente, e si impegnò per eliminare la povertà attraverso il taglio degli sprechi statali e la soppressione dei privilegi delle classi agiate. Finanziò un ampio sistema di riforme sociali incentrato sulla costruzione di scuole, ospedali e case per l’estremamente povera popolazione, oltre a un’importante lotta alla desertificazione con il piantamento di milioni di alberi nel Sahel. Il suo rifiuto di pagare il debito pubblico di epoca coloniale, insieme al tentativo di rendere il Burkina autosufficiente e libero da importazioni forzate, attirò le antipatie di Stati Uniti d’America, Francia e Inghilterra, oltre che di numerosi paesi circostanti. Questo sfociò nel colpo di Stato del 15 ottobre 1987, in cui all’età di 38 anni il giovane capitano Sankara fu assassinato. Al golpe partecipò anche Blaise Compaoré che, alla morte di Sankara, prese il potere. Nei 27 anni di governo Compaoré, su Sankara cadde l’oblio. Ma nella gente comune il suo ricordo è sempre stato vivo ed è riesploso proprio con la cacciata di Compaoré.
Il memoriale a Thomas Sankara sarà costruito su una superficie di quattro ettari, proteggerà, preserverà e promuoverà l’eredità politica lasciata dal padre della rivoluzione burkinabé. «Chiunque vedrà questo memoriale – ha detto il colonnello in pensione, Bernard Sanou, presidente della commissione internazionale per il memoriale a Thomas Sankara Memorial – dovrà uscirne con la convinzione che qualcosa deve essere fatto per aiutare l’Africa a imboccare la strada dello sviluppo e della prosperità».