Aumento delle operazioni della Guardia costiera in mare e più rimpatri dall’Italia: queste le principali contromisure a breve termine adottate dalla Tunisia per contenere il fenomeno delle partenze dei migranti dalle coste tunisine. Sono almeno 4.500 i migranti, la stragrande maggioranza dei quali tunisini, che dall’inizio dell’anno hanno attraversato il tratto di mare che divide Tunisia e Italia: numeri bassi se paragonati ai 110.195 arrivi registrati finora lungo la rotta del Mediterraneo centrale, ma quadruplicati rispetto a una media di circa 1.000 sbarchi all’anno dalla Tunisia. Il dossier è stato al centro dei colloqui tenuti ieri fra l’ambasciatore italiano a Tunisi, Raimondo De Cardona, e il ministro dell’Interno, Lotfi Brahem. Ex comandante generale della Guardia nazionale, Brahem ha guidato le operazioni di contrasto ai trafficanti e al contrabbando dispiegata dal governo del premier Youssef Chahed negli ultimi mesi; a settembre è stato nominato titolare del dicastero dell’Interno, nell’ambito di un ampio rimpasto di governo.
“Abbiamo parlato dei flussi migratori e abbiamo constatato un aumento delle partenze dei migranti dalle coste tunisine verso l’Italia”, conferma ad “Agenzia Nova” il diplomatico italiano. Il ministro tunisino ha spiegato che malgrado un “marcato aumento delle attività di contrasto del fenomeno migratorio”, riferisce De Cardona, gli arrivi in Italia si sono moltiplicati nelle ultime settimane. A tal riguardo, Brahem aveva già autorizzato un primo aumento di rimpatri, pari a circa 80 a settimana. Adesso, spiega De Cardona, le autorità di Tunisi stanno prendendo in considerazione un ulteriore aumento dei rimpatri.
(20/10/2017 Fonte: Agenzia Nova)
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