Prende il via domani, 9 gennaio 2018, a Milano il processo intentato contro l’Eni, la società italiana di idrocarburi, da parte del villaggio di Ikebiri nel Delta del Niger (Nigeria). Gli abitanti della comunità chiedono alla società di San Donato Milanese due milioni di euro come risarcimento per i danni causati dall’esplosione di un oleodotto nel 2010. «Oltre al risarcimento dei danni – spiega Luca Saltalamacchia, l’avvocato italiano che rappresenta Ikebiri -, la comunità nigeriana chiede all’Eni l’impegno a ripulire l’area di oltre 43 ettari. L’esplosione avvenuta nei pressi di un fiume ha causato un disastro ambientale che ha inquinato acqua e terra».
In questi ultimi anni, le società minerarie ed energetiche di tutto il mondo hanno dovuto affrontare una serie di cause internazionali per aver causato disastri naturali. Sul banco degli imputati è salita la compagnia petrolifera anglo-olandese Royal Dutch Shell è riuscita a evitare che una comunità nigeriana la citasse in giudizio di fronte a tribunali britannici, ma ha dovuto affrontare un caso portato a Londra da una comunità nigeriana nel 2015.
Secondo Saltalamacchia, l’Agip Oil Company Limited (Naoc), controllata da Eni, ha affermato di aver già effettuato operazioni di bonifica nell’area. Un portavoce di Eni ha dichiarato che la Naoc ha sempre agito responsabilmente e ha ripulito le aree colpite dalla fuoriuscita di petrolio nel 2010 in modo rapido ed efficiente e un’ispezione da parte delle autorità competenti ha avuto esito positivo. «Tuttavia, alcuni membri della comunità Ikebiri hanno avviato procedimenti legali presso tribunali nigeriani», ha detto l’avvocato, aggiungendo che Naoc sta fornendo dettagli per chiarire la disputa.
In aula, Saltalamacchia sarà affiancato nel caso contro Eni, dal gruppo ambientalista Friends of the Earth. Eni opera in Nigeria dal 1962 e l’anno scorso ha prodotto 117.000 barili di petrolio equivalente al giorno.
Del caso se ne parlerà domani in un incontro pubblico che si terrà a Milano alle ore 18 alla Casa dei Diritti, al quale parteciperanno i leader della comunità Ikebiri, l’avvocato Saltalamacchia e i rappresentanti dell’organizzazione ambientalista Friends of the Earth e delle associazioni per i diritti umani Amnesty International Italia, Mani Tese e Survival International Italia. Modera l’incontro: Marco Trovato, direttore editoriale di «Africa».