Dopo Maschere d’Africa, dalla medesima coppia di autori (lei le foto, lui i testi) esce un’opera affine, anche editorialmente, questa volta incentrata sulla maternità nell’arte africana.
Oltre cento fotografie a colori tra statue e bamboline, ma anche alcune maschere, sgabelli e perfino serrature (perché non una “maschera ventrale”?), in prevalenza dall’Africa occidentale e centrale. Di bellezza seducente. Per ogni pezzo, una breve scheda, che spesso ci avverte della funzione e del senso (solitamente rituale e di fertilità) che esso aveva. Nelle pagine introduttive, cenni sul ruolo della donna nella società tradizionale e sull’arte africana.
Nello scorso autunno si è tenuta a Milano una mostra, al Museo d’Arte e Scienza, che proponeva dal vivo le “mamme” raffigurate nel libro.
Neos Edizioni, 2016, pp. 173, € 27,00
(Pier Maria Mazzola)