Dopo un violento attacco avvenuto ieri a Rann, nello stato di Borno in Nigeria, Medici senza frontiere (Msf) ha sospeso le proprie attività mediche nella città e ha evacuato 22 persone di staff nazionale e internazionale. Ne dà notizia la stessa ong in una nota nella quale precisa che “non è ancora chiaro quante persone siano state uccise e ferite in città, ma prima di andare via lo staff medico di Msf ha trattato 9 pazienti feriti”. “Le 40mila persone che abitano a Rann dipendevano quasi completamente dai servizi medici di Msf per avere accesso alle cure”. “Lasciare senza assistenza medica i nostri pazienti, tra cui 60 bambini inclusi nel nostro programma nutrizionale, è una decisione estremamente dolorosa”, ha detto Kerri Ann Kelly, coordinatore dell’emergenza per Msf in Nigeria. “Continueremo a valutare l’evolversi della situazione e torneremo appena le condizioni lo consentiranno. Questo ultimo attacco – aggiunge Kelly – è una grave conferma di come siano le persone nel Borno a pagare il prezzo di un conflitto spietato. Sono bloccate in un circolo mortale di violenza e dipendono pesantemente dagli aiuti esterni per sopravvivere. Oggi a Rann questi aiuti sono considerevolmente ridotti”. A Rann, le equipe di Msf forniscono cure mediche agli abitanti dal gennaio 2017. Le cliniche mobili fornivano assistenza a cadenza regolare, mentre un’equipe medica permanente ha base in città da settembre 2017. “La popolazione della zona – prosegue la nota – è estremamente vulnerabile, molti di loro hanno trovato rifugio qui dopo essere fuggiti dalle loro case. Msf forniva trattamenti in particolare per malaria, malnutrizione e malattie legate alle precarie condizioni di vita”. L’ong stima che il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni a Rann, tra maggio e novembre 2017, era il doppio rispetto alla soglia di emergenza.
(03/03/2018 Fonte: Sir)
Nigeria – Incidenti nel Borno, Msf si ritira da Rann
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