Carcere a vita per 13 uomini di nazionalità liberiana riconosciuti colpevoli di “attività mercenarie” nella vicina Costa d’Avorio: è la condanna emessa ieri da un tribunale di Monrovia.
Gli imputati hanno attaccato villaggi dell’ovest ivoriano tra il 2011 e il 2012, durante e dopo il braccio di ferro elettorale tra l’ex presidente Laurent Gbagbo e l’attuale capo di Stato ivoriano Alassane Dramane Ouattara, concluso con 3000 vittime. Dopo l’arresto di Gbagbo e il suo trasferimento alla Corte penale internazionale (Cpi), i suoi sostenitori si sono rifugiati nella vicina Liberia, da dove, assieme a mercenari liberiani, hanno regolarmente lanciato attacchi nelle zone di confine.
Dietro richiesta dell’Onu il governo di Monrovia ha approvato un’apposita legge per contrastare le attività mercenarie, che prevede pene severe per i colpevoli. L’avvocato Tiawan Gongloe ha definito la sentenza “non conforme con la legge” e annunciato ricorso. – Misna