Camerun – Morte mons. Bala, crisi con il Vaticano

di Enrico Casale
mons Bala

È crisi diplomatica tra il Vaticano e il Camerun. La Santa Sede sta facendo forti pressione sulle autorità di Yaoundé affinché si scoprano i responsabili dell’assassinio di mons. Jean-Marie Benoît Bala, vescovo di Bafia (Centro). A confermare la tensione tra i due Stati, il rifiuto della Santa Sede di nominare un nunzio apostolico in sostituzione di mons. Piero Pioppo, trasferito l’8 settembre 2017 in Indonesia. Da sei mesi, la rappresentanza diplomatica è coperta da un semplice incaricato d’affari, Cosma Ambrosini.
Il corpo del vescovo Bala è stato trovato il 2 giugno nelle acque del fiume Sanaga. L’inchiesta della polizia ha concluso che il prelato è morto per annegamento non casuale, ma provocato. La Conferenza episcopale nazionale ha annunciato di aver presentato un reclamo contro ignoti. Nove mesi dopo, però, le indagini sono ancora a un punto morto.
(21/03/2018 Fonte: Jeune Afrique)

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