Un altro attentato ha colpito ieri, giovedì 22 marzo, Mogadiscio, la capitale somala. Il bilancio delle vittime dell’attacco, rivendicato dal gruppo jihadista al Shabaab, continua a salire. Secondo le informazioni diffuse dalla stampa locale sono almeno 14 le persone morte nell’esplosione di un’autobomba avvenuta a poca distanza da un hotel della capitale. L’esplosione è stata registrata vicino all’hotel Weheliye, nell’affollata via di Makka Almukarramah, già teatro in passato di attacchi condotti dal gruppo jihadista al Shabaab.
La milizia islamica legata ad al Qaeda, sebbene indebolita dall’offensiva dell’esercito somalo e delle truppe della missione Amisom, controllare ancora vaste zone dell’entroterra del Paese. Anche per questo motivo lo scorso 31 agosto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha esteso fino al 31 maggio 2018 il mandato della missione Amisom, attiva dal 2007, prevedendo al contempo una riduzione del personale da 22.126 a 20.626 effettivi.
La risoluzione prevede un passaggio di responsabilità alle forze di sicurezza somale al fine di ridurre la minaccia costituita dal gruppo jihadista e agevolare il processo di costruzione della pace nel paese.
Somalia – Mogadiscio, devastante attentato di al Shabaab
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