Lo Zimbabwe permetterà a osservatori provenienti da Paesi occidentali di monitorare le elezioni presidenziali che si terranno a luglio. Dopo più di 15 anni, il Governo di Harare porrà fine al divieto imposto dall’ex leader Robert Mugabe.
Il voto è considerato da tutti gli osservatori un test importante per il neopresidente Emmerson Mnangagwa. Il capo dello Stato vuole affermarsi come un leader democratico dopo il colpo di stato de facto che ha guidato insieme all’esercito e che ha cacciato il 94enne Mugabe.
Lo Zimbabwe inviterà osservatori degli Stati Uniti, dell’Unione europea, dell’Australia e del Commonwealth. Secondo un documento pubblicato dal ministero degli Affari esteri, saranno presenti personalità indipendenti provenienti da 46 paesi e da 15 organizzazioni internazionali.
I paesi e i gruppi della lista erano stati precedentemente banditi dal guardare le elezioni del 2002 dopo che Mugabe li aveva accusati di favorire i suoi avversari.