Il presidente sudanese Omar al Bashir ha ordinato il rilascio di tutti i prigionieri politici. Secondo quanto si legge in una nota presidenziale ripresa dall’agenzia di stampa Suna, la decisione è stata presa in risposta alle pressanti richieste da parte dei partiti politici e di altri soggetti coinvolti nel dialogo nazionale in corso. Il decreto, si legge nella nota, punta a creare «il clima appropriato» per la prosecuzione del dialogo nazionale e a favorire la partecipazione di tutte le forze politiche.
Il dialogo nazionale è stato lanciato nell’ottobre ottobre 2015 dal presidente Omar al Bashir per tentare di raggiungere un accordo globale sul conflitto ultra-decennale del Darfur e su quelli più recenti in Sud Kordofan e Nilo Azzurro.
Il processo di pace è stato interrotto nell’agosto 2016 dopo il fallimento dei colloqui fra governo e gruppi armati. Scoppiato nel febbraio 2003, il conflitto del Darfur vede contrapposti i janjawid (letteralmente “demoni a cavallo”), un gruppo di miliziani arabi reclutati fra i membri delle locali tribù nomadi dei baggara, e la popolazione non baggara della regione, principalmente composta da tribù dedite all’agricoltura.
Il Sudan sta anche attraversando una profonda crisi economica. L’indipendenza del Sud Sudan (2011) lo ha infatti privato delle cospicue rendite petrolifere sulle quali si reggeva il sistema economico costringendo le autorità a eliminare sussidi alla popolazione e sostegni alle imprese.