Il Mediterraneo continua a essere la tomba dei migranti. Dall’inizio dell’anno, 557 migranti hanno perso la vita nel tentativo mentre tentavano di raggiungere l’Europa, secondo le ultime stime rese note a Ginevra dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).
Dal 1° gennaio all’11 aprile, 16.847 migranti sono entrati in Europa via mare, contro i 33.602 segnalati nello stesso periodo dell’anno scorso. La maggior parte sono arrivati in Italia e il resto in Spagna, Grecia e Cipro. Secondo il ministero dell’Interno italiano – citato dall’Oim – 6.894 migranti sono arrivati via mare in Italia, 74,53% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017 (27.069).
In un recente rapporto anche l’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) sottolineava il drastico calo degli arrivi via mare in Italia dal luglio 2017, ma anche come il viaggio verso l’Italia sia diventato sempre più pericoloso: nei primi tre mesi del 2018 – osserva l’Unhcr – il tasso di mortalità tra coloro che partono dalla Libia è salito a 1 decesso ogni 14 persone, rispetto a 1 decesso ogni 29 persone nello stesso periodo del 2017.