La Somalia è messa in ginocchio dalle inondazioni. Almeno 430mila persone sono state colpite dalle esondazioni causate dalle forti piogge. «Il nostro staff sul campo – spiegano i responsabili del Consiglio norvegese per i rifugiati (NRC) a Radio Shabelle – ha visto anziani, donne e bambini che lottano per sopravvivere mentre i loro rifugi fragili sono stati inondati dall’acqua sporca che poi ristagna».
«Innumerevoli sfollati stanno riparando in aree sicure – continuano -. ma hanno un accesso limitato a servizi igienici adeguati e ad acqua pulita. È una bomba a orologeria. Si possono infatti sviluppare focolai di malattie come il colera e la malaria».
Giovedì scorso, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha affermato che «175mila persone sono state costrette a sfollare negli Stati del Jubaland e nella regione di Banadir. Non sono state segnalate nuove vittime umane da quando tre persone sono annegate».
Secondo i rappresentanti dell’Onu, «le forti piogge continueranno probabilmente anche la prossima settimana sia in Somalia sia negli altipiani etiopici». Le autorità locali somale hanno anche chiesto al governo federale e alle agenzie umanitarie di aiutare coloro che si trovano in condizioni molto critiche.