Il governo di Harare ha deciso di legalizzare la produzione di cannabis sul suo territorio per fini medici o scientifici. Lo ha annunciato ieri il giornale statale The Herald che riporta che riporta un decreto del Ministro della Salute David Parirenyatwa.
Secondo le nuove regole stabilite dalla legge denominata “Dangerous Drugs – Production of Cannabis for Medicinal and Scientific Use Regulations”, verranno rilasciate delle licenze della durata di cinque anni con le quali sarà possibile coltivare marijuana per fare ricerca e utilizzata sotto prescrizione medica. Rispettando regole e controlli, i produttori saranno autorizzati a vendere la “mbanje” (come viene comunemente chiamata in Zimbabwe) fresca, essiccata o sotto forma di olio.
Lo Zimbabwe stava discutendo questa legge da circa otto mesi. Con questa approvazione il paese dell’Africa australe diventa la seconda nazione del continente ad aver preso questa decisione dopo il Lesotho lo scorso settembre.
Fino ad oggi in Zimbabwe la marijuana era stata tollerata solo in piccole quantità per la medicina tradizionale, in particolare per curare l’asma e l’epilessia. L’utilizzo di grandi quantitativi e la violazione delle norme verrà comunque punito con pene fino a 12 anni di prigione.