Venerdì il Presidente zimbabwano Emmerson Mnangagwa ha lanciato ufficialmente la sua campagna elettorale in vista delle elezioni che si terranno nel prossimo mese di luglio, le prime dopo la caduta del 94enne Robert Mugabe avvenuta lo scorso novembre a seguito di un colpo di stato.
Mnangawa ha chiesto ai membri dello Zanu-PF, il partito da sempre al potere nel paese dell’Africa australe, di “restare uniti”, dopo le controverse primarie concluse la scorsa settimana e contestate in alcune circoscrizioni dove alcuni candidati vicini a Mnangagwa sono stati sconfitti, tra cui anche sette ministri dell’attuale esecutivo. Ha poi promesso una “fragorosa” vittoria alle elezioni che permetteranno al partito di rilanciare il paese, creare posti di lavoro e combattere la corruzione.
Ex-vicepresidente durante il regime di Mugabe, Mnangagwa eredita una nazione in grave crisi economica, con una disoccupazione all’80% e infrastrutture pubbliche decadenti. Per questo punta a ricostruire le relazioni con l’occidente per attirare nuovi investimenti, come riporta il quotidiano The Herald. Nel suo manifesto politico ha infatti promesso 5 miliardi di investimenti esteri annui e una crescita del 6% per 5 anni.
Lo Zanu-PF è dato come favorito per la vittoria nelle prossime elezioni, specie dopo la morte dello storico oppositore Morgan Tsvangirai, anche se il suo erede Nelson Chamisa alla guida del Movement for Democratic Change (MDC) potrebbe ottenere nuovi consensi, soprattutto dalle giovani generazioni desiderose di cambiamento.