1989. Apre a Parigi, al Centre Georges Pompidou, un’esposizione dedicata all’arte contemporanea di altre latitudini, con uno spazio rilevante per quella africana, che farà epoca – anche se da molti contestata per il suo approccio, considerato ancora “esotico”. La mostra, che resterà aperta fino al 14 agosto, è curata da Jean-Hubert Martin con André Magnin.
«Una mostra postmoderna? Se con questo s‘intende che, dopo un periodo di concentrazione sull’Occidente – primitivismo compreso, che è consistito in gran parte nell’accaparramento da parte dell’Occidente di forme di espressione che gli erano estranee –, questa esposizione allarga il dibattito mostrando sullo stesso livello quello che è altrove e ciò che si trova da noi, allora è forse una mostra postmoderna». (Jean-Hubert Martin)
Foto: Quel avenir pour notre art?, olio su tela di Chéri Samba © Pascal Polar Gallery, Brussels