Marocco: la sposa dell’Atlantico

di Valentina Milani

È chiamata “la sposa dell’Atlantico” perché le sue case bianche e blu, arroccate su un promontorio roccioso, sembrano abbracciare le onde dell’oceano. La città di Essaouira conserva il fascino di un porto sospeso nel tempo. Fondata dai Fenici nel VII secolo, con il nome di Mogador, per molti secoli la sua tranquilla rada ha attirato navigatori cartaginesi, romani e portoghesi. In tempi ben più recenti – a metà degli anni Sessanta – divenne sede di una nutrita comunità di hippy che ospitò tra l’altro artisti come Jimi Hendrix, Frank Zappa, Bob Marley e Sting.

Oggi la sua medina, l’antico centro storico, è iscritto nella lista Unesco dei Patrimoni mondiali dell’umanità. Tra i vicoli del suk è possibile trovare prodotti artigianali in pelle, miscele di spezie aromatiche, ma anche cure naturali per la calvizie e viagra a base di erbe. Il sussurro degli alisei propaga gli aromi delle grigliate di pesce fresco (sardine, anguille, dentici e scorfani) che provengono dal porto, un luogo animato e brulicante di attività tutto il giorno, su cui volteggiano centinaia di gabbiani.

Una buona occasione per visitare la città è il Festival Gnaouas, in programma dal 21 al 24 giugno, durante il quale le strade di Essaouira si animano fino a tarda notte di concerti di musica gnawa, la melodia introdotta in Marocco dagli schiavi neri. Per chi cerca un soggiorno balneare segnaliamo il Mogador, un eco-resort dotato di ogni genere di comfort, base ideale per esplorare le spiagge vicine.

visitmorocco.com/it

(Marco Trovato)

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